venerdì 11 aprile 2014

Gran Zebrù discesa sud con canali est

Ieri con Ema Matteo e Dani abbiamo affrontato questa salita e  discesa di 2000 metri, di cui un 800 con le pelli e il resto con sci in spalla.
L'obiettivo poteva essere un' altro ma le previsioni meteo di ieri non sono state proprio esatte in quanto da dati meteo alto adige c'erano raffiche a 80 Km/h e un freddo polare e tanto per non farsi mancare nulla nubi e nebbia, il meteo dava buono.
Mi sarei aspettato condizioni migliori della neve anche in alto invece un po' su tutti i versanti gran duro leggermente verglassato.
Erano anni che volevo affrontare questa salita ma il dislivello mi aveva sempre bloccato, e la vista da Solda della discesa incute un certo timore, poi gli innumerevoli incidenti sui canali a est di fianco alla nord mi avevano sempre fatto pensare che sarebbe stata una salita un po' rischiosa per la mia lentezza di ascensione causata da attrezzatura pesante e dal fisico che è quello che è...
Il Gran Zebrù mi era rimasto in mente fin da bambino, quando andai per la prima volta in montagna con mio papà e andammo a fare il Cevedale. Quella volta al Casati incontrammo le cordate che andavano su questa montagna dall'aspetto Himalayano e da allora nel mia immaginario pensavo con invidia che chi saliva il Gran Zebrù fosse un vero alpinista...di quelli seri..
Così alle cinque partiamo da Solda nel buio, e avanziamo lentamente cercando di dosare fin da subito le energie.
Il problema di una lunga salita è che non devi pensare alle ore di fatica che ti aspettano, devi stare calmo e non farti prendere dall'ansia di correre...calmo.
Se cominci a pensare all'arrivo sei finito, la tua testa cede.
Almeno così è per me.
Dopo circa 800 metri di salita con le pelli ariviamo a sx della nord togliamo gli sci e si comincia a piedi prima in un canale che fiancheggia la nord a est e poi in un secondo che porta sul plateau finale...
Qui cominciano le prime raffiche di vento e un freddo cane...Il timore è che il vento ci faccia cadere e scivolare per cui procediamo con calma e attenzione...Arrivati fuori dal primo canale guardo l'altimetro e ci mancano ancora 1000 metri. Fino a quà non c'è anima viva.
La neve è dura non c'è neve fresca come in valle tutto pulito dal vento con qualche accumulo qua e là...
Dopo cinque ore e mezza arriviamo alla croce, con una cinquantina di persone che sono uscite dal famoso "collo di bottiglia" a piedi, arriviamo tra nubi e raffiche di vento fortissime..
Mettiamo gli sci e via...scappiamo ma la nebbia è fitta e fino al collo di bottiglia andiamo il più veloci possibile sciando tra accumuli e neve verglassata..
Al collo di bottiglia viriamo a est per prendere i canali e scopriamo che sono diventati tutti un accumulo con neve dura sotto.. Sono molto nervoso i ricordi dell' Holzer mi frullano in testa e sono un po' brusco con i miei compagni....
Massima attenzione perchè se parti lì ti aspettano salti di 200m
Con circospezione uno alla volta saltiamo tra una piazza di neve dura e l'altra attraversando queste bombe...e giù e giu fino alla parte finale dove ci prende un po' di sole...
Allo Skialm si mangia e si beve con Elvio un signore di Solda molto smpatico che è sceso con noi...Grande Elvio..
Una bella gita tra amici, sono felice per l'allenamento che scopro buono e per la bellezza della montagna. Una montagna aspra vera impietosa a cui si deve dare un gran rispetto e che non permette errori di valutazione.... forse oggi come pensavo da bambino umilmente  sono diventato un modestissimo alpinista grazie al Gran Zebrù e ai miei amici di gita.

Daniele avanza nelle prime luci

alba

il prima canale a est

Matteo si avvicina al primo canale


che fatica e freddo

verso la fne del primo canale

verso il plateau a sud

arriva il vento forte

Daniele non batte ciglio

un timido raggio di sole

cima del Gran Zebrù alle 10 e 30

candele

tra gli accumuli



candele 2

candele 3

Matteo e Ema tra i seracchi


ghiaccio neve rocciao Matteo e Ema


Il Zebrù

2 commenti:

  1. Stesso giro fatto un paio di anni fa con condizioni ottime..... Fantastico! ... ieri vi vedevo via dall'assolato Brenta e notavo davvero buferoni, noi miracolati, zero vento e sole da matti!
    ... al posto vostro, ieri, sarei stato allo SkiAlm a mazarme de birre e spigelai ! ;-) cmq .. bravi !
    Alessandro CDM

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