lunedì 16 febbraio 2015

Kurzen Korl

Finalmente,
dopo tanta astinenza, aspettare, aspettare, il momento giusto, la sensazione giusta, con David nella prima discesa per questa stagione di Kurzen Korl alias "Invaders must die"...
Lunga , infinita , con le antenne a mille su un duro rassicurante.... un buon allenamento per la montagna  e cibo per l'anima...
Dopo la cresta subito un po' di problemi, il traverso è molto duro e Roland con la tavola fa fatica e saggiamente si ritira, continuiamo con David, prestando molta attenzione a eventuali accumuli, ma il caldo della settimana ha fatto il suo lavoro consolidando a sud e  a nord... comincia questo lungo viaggio di 1200 metri con esposizioni diverse per finire con un canale di 1000 metri... la visibilità non è ottima ma la strada la conosciamo...
Una liberazione




mercoledì 4 febbraio 2015

enjoy the silence

E' da un po' che non scrivo,
un po' perchè non c'era niente da dire, niente di interessante.... un po' perchè la scomparsa di un caro amico mi ha, come dire, spento... mi ha un po' scombussolato interiormente facendomi piombare in un vortice di emozioni altalenanti che non saprei bene come definire...caldo e freddo assieme...
Un po' perchè da un mese andare in montagna significa mettere in gioco ben di più che la propria determinazione e le proprie capacità... significa rischiare forte....
Tutto questo mi ha portato ad una specie di apatia... insomma un po' in crisi di astinenza...ma placare questa crisi oggi risulta molto pericoloso...
Dall'inizio dell'anno se n'è andata molta gente, molti sciatori forti, in una sequela piuttosto impressionante, uomini di montagna che avevano fatto della loro passione anche un lavoro, chiamati dal destino, chiamati dalla loro passione a essere sempre là sul pezzo e questo è risultato fatale.
Bisogna fare...vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo...la voglia, il desiderio di essere là...questo un aspetto che tradisce anche me, non mi ritengo così estraneo a questa cosa...ma il rischio mi stò rendendo conto è molto alto...
A dicembre per due volte con gli amici abbiamo rischiato in situazioni dove si sapeva c'era il rischio ma il senso di sicurezza nelle proprie capacità ti porta ad andare oltre il senso logico delle cose... Vale la pena? che domanda stupida...egoisticamente si...siamo tutti egoisti...io nel mio modo di andare in montagna sono egoista all'ennesima potenza, voglio appagare il mio desiderio di libertà fisico e spirituale... Vale la pena? per placare il proprio desiderio edonistico vale la pena ?
Oggi è così..siamo diventati tutti dei "comunicatori" foto, blog, alzare sempre l'asticella, competizione, essere sempre sul pezzo... qui si delinea una sottile linea di demarcazione tra il fare le cose per se stessi e farle perchè devi esserci......Un inverno un po' così che ti fa pensare....
Ritornare con i piedi per terra....l' errore più grande che posso commettere è sopravalutare le mie capacità, un paio di foto e altre sciocchezze non mi rendono nè invincibile nè migliore di altri... sono uno sciatore appassionato, così rimango e così desidero rimanere, un mediocre sciatore che spara qualche cartuccia dove molti altri hanno già sparato..per il gusto di mettere alla prova se stessi e non di mettere in mostra se stessi...questo è il mio desiderio, il mio obiettivo.... per il resto qualche foto e qualche bella avventura...