lunedì 15 aprile 2013

ladytron Marmolada

ieri partenza ore 4.00 oggi nord della Marmolada con Matteo.... veramente piena come un uovo... la risalita sci in spalla un calvario spettrale.
Arriviamo a metà e vediamo nella parete senza tracce un paio di sci piantati nella neve a una distanza di 20 metri l'uno dall'altro, mettiamo l'arva in ricerca niente...spettrale...veniamo asapere cche sono gli sci di quello che è venuto giù con la slavina una settimana prima.
Un po' intimoriti a più di 3/4 sul tratto più ripido notiamo che sotto 60 cm di neve compatta c'è uno strato leggerissimo, sembra sospeso, delicatamente facciamo una piazzola e via... bella neve comunque nonostante le prime curve al cardiopalma.
Comunque prima traccia per quest'oggi.










martedì 9 aprile 2013

RED LINE story

Da novembre guardiamo questa linea che scende dalla Grawand, e tutte le volte che saliamo verso il Bellavista ci ripetiamo: " questa primavera dobbiamo scendere di là".

Il gioco è nella scoperta di nuove discese, un gusto molto romantico, che comporta dei rischi sicuramente, ma il desiderio di nuovo, il desiderio di mettere in gioco la propria esperienza le proprie paure e il controllo delle proprie emozioni è un richiamo troppo forte che ti catapulta irrefrenabilmente verso l'avventura, quella vera, dove tu sei il protagonista di questa storia.
Dopo una settimana di duro lavoro il sabato mi riposo perchè sono finito e Matteo è in negozio a lavorare come fa dal lunedì al sabato. Con noia accendo il mac e guardo il meteo, promette bene a quanto sembra, guardo le webcam di Maso Corto e del ghiacciaio e plende il sole.... di colpo tutta l'energia che non sapevo dove fosse finita risale nel corpo e poi nella mente e così scrivo a Matteo un sms... domani ci siamo.. chiodi cordini e scendiamo... risposta...figata non vedo l'ora sia domani..
Quello che mi piace di Matteo è che  assecondiamo e alimentiamo vicendevolmente il nostro desiderio di avventura...
Alle sette e mezza ci troviamo a Trento e piove e come robot nonostante il tempo partiamo...siamo entrambi stanchi e svogliati e Matteo ha appena vissuto un lutto che lo rattrista... tuttavia niente ci ferma anche l'impossibile.. A Bolzano il tempo è uno schifo ma avanti... imbocchiamo la Val Senales e come d'incanto il tempo rischiara.
Arriviamo al parcheggio, prepariamo il tutto.. spit per la sosta... c'è....trapano...c'è....punta...non c'è...cazzo... vabbè chiodi...ok...picozze...me la sono dimenticata...cazzo....andiamo..
Saliamo in silenzio in funivia...il programma è di scendere lungo la pista che aggira il Grawand e di guardare il canale da sotto.. arriviamo beviamo un caffè alla stazione a monte, guardo Matteo e gli dico..mettiamo l'imbrago e andiamo...va bene.... perlustraziione niente.. ho fretta di andare, il tempo mi preoccupa.
Sciendiamo dietro la funivia, 10 minuti apiedi, e poi con gli sci andiamo a cercare l'attacco, su c'è il sole ma la nebbia incombe sotto di noi e la mia paura è che tra un po' ci prenda.
Ravaniamo un attimo perchè da sopra non troviamo l'imbocco poi finalmente dico è qui..Matteo comincia a battere un chiodo in una fessura e lo sento cantare bene, Matteo infatti un giorno mi dice:" quando pianti un chiodo devo sentirlo cantare". La cosa  mi tranquillizza, senonchè Matteo si gira e mi dice: " speriamo non si stacchi il blocco".. la tranquillità è andata su per il camino.







Ci assicuriamo al chiodo e Matteo scende, il dubbio è se la lunghezza della corda è sufficente per passare i due salti dell'ingresso.. attrezzare un'altra sosta e perdere un'ora per cercare un'altra fessura sarebbe stato deletereo per i miei piedi già congelati. Sento Matteo che grida...libero.. tutto ok.. mi attacco e giù...



 Quando arrivo a vista di Matteo vedo che è affondato fino alla pancia nella neve sul pezzo più ripido e mi dice che c'è una gonfia da paura...restiamo attaccati e ci spostiamo sulla sinistra dove c'è meno gonfia e piano piano scendiamo a piedi per venti metri... Il problema di questa linea di circa 400 metri è che finisce sul tornante della pista...quindi se l'accumulo fosse partito oltre al game over avremmo combinato un casino... sotto mi sembra più tranquillo dico a matteo di fermarsi...partiamo..la tensione è alta e partiamo a fare curve ma come al solito quando ho gli sci ai piedi sono sereno...tranquillo...freddo...una  due tre... leggeri leggeri delicati come accarezzare la pelle di un bambino, calma e sangue freddo.... Sciamo in mezzo e la superficiale parte e scii sopra piccoli sluff...sarebbe fantastico se non fosse che sei concentrato al massimo sul non tirare giù tutto.





Alla fine arriviamo cotti sotto gli occhi allibiti di 4 sci alpnisti che risalivano per la pista.. gù fino in fondo e panino con wurstel....sono esausto per la tensione.

la pendenza iniziale potrebbe essere tra i 45° e i 50° ma la neve era tanta e ti permetteva di sciare molto tranquillo..il canale è largo un 5 m / 6m e presenta alcune cambi di pendenza....comunque quando sei dentro basta che vai dritto...
La difficoltà oggettiva è data dal fatto che termina su una pista quindi è consigliabile farlo a chiusura impianti, dalla difficoltà di trovarlo in condizioni perchè presenta vaie placche rocciose su cui si deposita la neve per cui non è facile trovarlo pieno di neve, anche noi abbiamo trovato vari spuntoni affiornati e comunque sei incassato tra le roccie per 400 metri. Comunque lungo ed una bella sciata, mai estremo, sciabile dal'inizio alla fine, un bell'ingaggio un po' alpinistico e di attenta valutazione, emozionante, un viaggio.
Dedicato allo zio di Matteo...
RED LINE prima discesa 7/04/2013 Matteo, Simone

mercoledì 3 aprile 2013

punto di non ritorno




martedì 2 aprile 2013

cattivi maestri....ovvero tutto quello che avreste voluto dalla scuola e non avete mai avuto

Talvolta si è presi da se stessi, dai propri obiettivi, così tanto che non si riesce a dare. Ma  un giorno un amico che stimo come persona e come sciatore, mi ha fatto aprire gli occhi dicendomi: " devi aprire il tuo mondo agli altri e trasmettere la tua passione per la montagna perchè anche gli altri possano imparare e capire".
Mi hanno fatto molto pensare queste parole, e già qualche volta con Mario, che considero uno sciatore straordinario di soli 12 anni, abbiamo fatto qualche fuori pista assieme al suo papà.... Mario mi lascia sempre sbalordito per la sua tranquillità, mi piace perchè mette silenziosamente la sua fiducia nelle tue mani e fa quello che dici... un allievo straordinario che diventerà o è già uno skieur d'eccezione se saprà mantenere vivo il fuoco che anima la passione per la montagna magari con l'aiuto dei genitori.
Altro grande è Daniel di Certosa, 15 anni, uno da 8a in falesia, uno che con gli sci basta dirgli vai e molla tutto, non un freestyler ma uno skieur..... Uno bravo, uno che va con le pelli, che fa vie in montagna, che arrampica, umile, no yo yo, sano, silenzioso, uno che spacca come Mario, calma, poche parole e umiltà. Una futura guida, ne sono certo.
Questi qui sono ragazzi che valgono, lontani dai riflettori che potrebbero bruciarli, animati da una sana passione, spero che possano sciare tanto assieme per vivere delle fantastiche avventure, magari frequentarsi e quando avranno la macchina fare qualche giro assieme e dormire all'addiaccio in un sacco a pelo nel bagagliaio perchè non ci sono soldi per l'Hotel, perchè dormire in hotel è da sfigati, e perchè Heini Holzer per le sue avventure partiva da Merano in bicicletta. In un bagagliaio sorseggiando un the scaldato da un fornellino, inseguendo i propri sogni, con una macchina piena di sci corde ramponi piccozze all'attacco.... all'attacco magari di Chamonix per vivere e realizzare sogni......