mercoledì 23 dicembre 2015

"Compagni"

Rieccoci,
il primo post della stagione e credo l'ultimo del 2015 se la situazione non cambia...purtroppo..
Ma chissenefrega e si ritorna sui nostri passi Matteo ed io lì da dove inizia ogni stagione...lì dove si cercano conferme...lì dove si ritrova se stessi...e chi non c'è più.
Matteo ha avuto un grave incidente in montagna a settembre...spalla rotta...e ora è ritornato  alla grande...
Devo dire che mi mancava sciare con lui...anche perché sciamo assieme da 4 stagioni e un po' è come avere la morosa..non serve dirci niente non ci mandiamo neanche a fanculo ormai...se c'è da parlare si parla se c'è da stare zitti si sta zitti... se c'è da dire ho paura si dice..si sparano due cazzate e avanti popolo...l' unica cosa non facciamo ,è l'amore perché ad entrambi piacciono le donne e abbiamo già du compagne...se uno dei due decide di tornare indietro si torna indietro e buona notte al secchio...capirete che stare senza un compagno così  è un casino....e così andiamo a vedere il nostro Gravity Rainbow..Compagno che parola d'altri tempi.. no?
Bello secco il nostro canale, un po' di neve ventata sopra...sotto un bel fondo duro...un cadeux della val Senales...cosa vuoi di più...imbrago corda picca e via...
Prima di partire metto delle bandierine tibetane per Antonio, è la prima volta che scrivo di lui, da quando un anno fa se n'è andato...Era un mio grande amico come lo è Matteo...una grande persona che mi manca tanto..tantissimo..ha lasciato un grande vuoto dentro di me...un vuoto da cui sono fuggito per troppo tempo...Adesso sventolano delle preghiere per Antonio là in cima al canale...mi manchi.









venerdì 5 giugno 2015

summit to sea, sea to summit

Durante la discesa della Nord del Similaun si è fatta notare questa magnifica parete, la in mezzo al nulla, uno scivolo dato 50°/55° per un lunghezza di 400 metri circa...

 bello, estetico, isolato.
L'ultima volta ho messo gli sci a fine maggio poi le condizioni altalenanti e un po' di impegni avevano bloccato una ulteriore uscita in montagna...
Ma la discesa era rimasta nella testa e mi sarebbe piaciuto sciarla... Così dopo due settimane di attesa finalmente si decide...andiamo.. Matteo, Daniele, David ed io...


Mercoledi 27 maggio si parte sci e scarponi in spalla dal lago di Vernago per raggiungere il bivacco Similaun....lunga e un gran freddo in questi giorni...dopo 1300 metri a piedi entriamo nell'accogliente locale che presenta una temperatura di 2°C....brrrr... e dire che ero sceso dalla macchina in infradito... per riscaldarci ci sediamo al sole sulle lamiere nere del tetto del rifugio..

Passa lenta la sera tra un risottino e una pasta al ragù liofilizzata...a forza di cucinare la temperatura nel bivacco raggiunge gli 8°C... Caraibi...


Alla fine ci mettiamo tra le coperte e cerchiamo di passare la notte al meglio...
Alle 5 sveglia al gelo.. the un po' di cibo e via...c'è sempre comunque un gran vento...quest'anno non molla mai... Ma avanti e pelliamo silenziosamente nel ghiacciaio...piccola discesa per entrare nell'enorme bacino che ci porta verso la nostra destinazione, ci leghiamo e avanti sotto il sole che un po' ci riscalda..
Finalmente siamo sotto lo scivolo e sembra slavinato, siamo un po' titubanti ma attacchiamo... salendo la pendenza si fa sentire bene e per un tratto di una ventina di metri risulta alquanto ripido...una sorta di ginocchio, e comunque la pendenza è continua e accentuata..Siamo su e io sono bello cotto... Daniele dice: facciamo la cima? ed io: non me ne frega un cazzo di arrivare in cima! già volevo mettermi gli sci e attraversare in cresta per prendere la discesa da quanto finito ero... ma alla fine Daniele riesce a portarci tutti su...
Silenziosamente ci prepariamo... e Matteo parte ed io dietro...scendiamo prima la parte destra scendendo per poi spostarci a sinistra dove c'era neve migliore...la neve è stupenda e sul ginocchio ci sono cinque centimetri su ghiaccio... il risultato è una sciata fantastica... ma qui siamo solo a metà perché dobbiamo risalire il ghiacciaio per tornare al rifugio e poi scendere a valle... uffff
Arriviamo a Vernago alle 14.00 e ci aspetta birra e grana nella mia macchina... Grazie ai miei compagni per questa altra stupenda discesa...

VIDEO DISCESA


FOTO





Ma la mia fatica è appena iniziata...
Manu, la mia compagna voleva andare al mare e io, se andiamo al mare vengo in bici...
Così arrivo a casa preparo le borse e parto in bici per il mare a raggiungere la mia compagna armato di tenda fornelletto insomma di tutto quello che può servire...in autonomia... seguendo da Rovereto la neve che avevo sciato mercoledì e giovedì sciolta nell fiume Adige fino al mare...
Venerdì " facile" arrivo a casa del mio amico Ciccio a Verona est e qui i primi 90/100 km... il giorno seguente lungo tutto l'Adige su strada bianca fino a Badia Polesine dove incontro, già bello cotto 4 stradisti... mi vedono si fermano e mi parlano in inglese... gli rispondo in italiano e mi chiedono se sono altoatesino e gli dico senza fare il campanilista che sono di Trento ( sono di Rovereto, Trento è un'altra parrocchia)... e loro.. appunto stessa roba...e io...quasi...
Mi chiedono...dove vai?.. e io tranquillo rispondo a Sottomarina di Chioggia.. Uno dei quattro mi guarda e mi dice...tranquillo sei quasi arrivato mancano 80 KM.... e io a momenti svengo...

Penso...ma che cazzo mi è venuto in mente... Così avanti rassegnato lungo sta strada dritta orizzonte piatto niente piante niente fontane niente rumore un po' di vento contro neanche la punteggiatura.....
Acqua...ho finito l'acqua...sete..sta volta tiro un infarto penso....in questi momenti il cervello funziona anche se sei al limite... penso...cimitero...se trovo un cimitero trovo anche l'acqua... e così acqua fu... cavolo mi sembrava di rubare in chiesa a bere in un cimitero avidamente e mi son fatto tutti i cimiteri per 80 Km....na via crucis.
Arrivo con il mio carico prima di Rosolina Mare e svolto a Nord per Sottomarina di Chioggia.. 13 km interminabili... ma alla fine arrivo al mio campeggio che sembra una presa per il culo ma si chiama Camping Oasi...Mi viene incontro Manu ed è quasi smarrita...non devo avere una bella cera...anche perché oggi mi sono sparato 180 Km con borse, vento contro, e un 100 Km di strada bianca dalle 9 e mezza di mattina fino alle sette di sera...E mare fu e la neve si aggiunge al sale..
Mi fermo un paio di giorni qui al mare e ho occasione di rifocillarmi un bel po' con cene a base di pesce birrazze macedonia e super compagnia.


Dopo due giorni di relax si riparte


seguendo Bacchiglione fino a Padova e poi lungo il Brenta con un percorso magnifico




 fino a Bassano e su fino a Asiago dove arrivo alla sera monto la tenda e mi faccio del riso... penso..na radler però e vado alla pizzeria.. e penso assieme alla radler na margherita però...e dopo tre radler e na margherita vado nel mio rifugio... na gran dormita...


Alla mattina con calma e pazienza rimballo tutto, si riparte e l'ambiente è più famigliare, montagna...Arrivo a Folgaria poi a Serrada e giu fino a casa...



Insomma 480 km in 4 giorni di bici e una fantastica discesa in due giorni... intenso e divertente

martedì 28 aprile 2015

Trubwand Nord-Est probabile prima discesa David Spath / Benjamin Nischler


Trübwand Nod-Ostwand 40°-60° First Ascend  



David Spath / Benjamin Nischler
salita= 1600metri  
ripido 40-50 gradi con gli sci
 A piedi 150 metri  ca. 60° con un piccolo pezzo in roccia con  neve pericolosa
Per scendere abbiamo fato una doppia per 20 metri e dopo a piedi in disarrampicata  per 150 metri e dopo scendiamo con gli sci all' inizio 50° e per 200 metri sempre 45° 
 Val di fossa Val Senales 
Linea di 350 metri














lunedì 27 aprile 2015

A Day of Skiing

Una giornata domenicale e deserta con Roberto, tranquillità e silenzio...


martedì 21 aprile 2015

20/04/2015 parete ovest Konig Spitze ( Gran Zebrù ) "Canale delle Pale Rosse"

Domenica si parte direzione Santa Caterina Valfurva e poi Rifugio Segantini, l'intenione è quella di fare la nord del Pasquale e di trovarci in cima per fare assieme a Tommi e a Cristian,che sono in giro per tour in bici e discese sci ,  la parete.
Partiamo Ema Matteo e Poldo ma dopo un viaggio eterno, arriviamo al Segantini dove con delusione vediamo che la parete è stata tracciata da una decina di discese...nooooooooo.
Per foruna durante il viaggio sento Giuliano Bordoni che mi consiglia il canale delle Pale Rosse sul Zebrù...
La sera passa tranquilla e al rifugio troviamo anche Mirko Dezulian gestore del rifugio Denza con cui ci facciamo sane risate... Dopo due birre si comincia a decidere sul da farsi del giorno dopo... Il gestore e Mirko ci consigliano le Pale Rosse ma noi per non cambiare programmi decidiamo per il Pasquale anche perchè altrimenti non riusciremmo ad avvisare Tommi e Cristian, il cell non prende.
Passo una notte infame probabilmente due giorni prima ho mangiato troppo e mi trascini postumi di una indigestione..incubi e mal di testa, alla mattina Teo sia laza con una brutta cera ed è in preda ad una delle sue solite emicranee.. si ritira a malincuore..
Pronti via usciamo dal rifugio, ci guardiamo, Pale Rosse... !!!!
Faccio una fatica bestia non sono in forma e mi gira la testa...non ci sono ma avanti...Ema e poldo davanti a dettare il ritmo... che fatica...
Arriviamo all'attacco del canale e su..dopo un trecento metri ci rendiamo conto che la neve è dura.. o meglio quei 5 cm di neve su ghiaccio azzurro... e su di picche e di ramponi e faccio una fatica del diavolo con i polpacci che mi esplodono... Poldo e Ema sono tranquilli... a 50 metri dall'uscita tiriamo a destra non seguendo il canale originario perchè stretto e qui si impenna sotto era sui sui 45° poi 50° e qui sembra di più ancora...cavolo penso con sto duro fai una cappella e sei in fondo...meglio non pensarci che è meglio..
A dai e dai siamo su sulla Suldengrat a un 50 metri di cresta dalla Croce che segna la cima del gran Zebrù... Mi siedo sono scoppiato...non ce la faccio più e il pensiero della discesa mi dice....ma vafffanculo!! si decide di aspettare un po' che molli dopo tre ore di salita rifugio cima... aspettiamo.. dopo un'ora Poldo e Ema vanno in perlustra... io non ho il coraggio... dopo un 15 minuti tornano e dicono che si può provare e penso nooooo cazzo...
Arrivo là pure io guardo giù e penso allora andiamo!!!
In automatico aggancio scarponi e sci e entro.. senza neppure pensare.. traversino che mi porta lungo la linea di salita ed ecco ci siamo.... porca puttana che duro non ha mollato un cazzo penso... stando diritto con la mano tocco la neve.. segno che è ripido..ripido.. attimo di panico... controllo le emozioni... tiro fuori dallo spallaccio la picca e scendo di un paio di metri...panico.. ma una voce di ema che mi chiede com'è , mi distrae e gli rispondo... duro!!!
Vedi il panico ed è quello che ti porta a fare cazzate, quindi lui è fuori e tu sei dentro.. mi ritiro su e scivolo un altro 4 o cinque metri a valle... tutto ok... scendo derapando una cinquantina di metri con picca in mano... a questo punto si comincia a curvare... via la picca..penso alla radler in rifugio... un bel respiro e via.....curvi e ti fermi un bel 10 metri sotto... la pendenza è buona... ancora con la mano caricando appena lo sci a monte tocchi la neve con la mano... e penso via... quattro e cinque curve e le gambe si acciaiano ma avanti... cerco di scendere più veloce possibile.. a metà mi raggiunge Ema e facciamo un paio di foto... ora la tensione si alleggerisce e ci facciamo due risate ma non è ancora tempo di fare cazzate... arrivo in fondo e mi siedo sulla neve mi viene da vomitare.. dallo sforzo... arriva Prima Ema e dopo Poldo..ma sì fumiamoci sta cicca con Poldo.. foto ricordo baci abbracci due risate...e via verso il rifugio felici dove becchiamo Teo.. che poverino ha la faccia stremata...radler media due risate e via verso la macchina...4 ore e siamo a Trento...
Devo ringraziare Ema e Poldo che mi sono stati vicini psicologicamente, questo è un fattore importante... se avessi ascoltato la mia cotturia sarei sceso a piedi dalla normale...grazie

linea rossa traccia originaria
le due frecce indicano grossolanamente dove siamo usciti e scesi

suldengrat e canale delle Pale Rosse








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Ema verso la vetta del Gran Zebrù

attacco discesa