venerdì 23 maggio 2014

Presanella via dx seracco pensile

Mercoledì sera,
ci troviamo io e Carlo, nel negozio dove lavora Matteo " Il Vertical", aspettiamo che esca per fuggire al Denza...destinazione...varie idee sulla Presanella ma i dubbi sono tanti visto il gran caldo che stà facendo e che sicuramente avrà dato una bella trasformata al ghiacciaio.
Arriviamo a Stavel alle 20.00 e partiamo con calma... Alle 21.00 è buio e mettiamo i frontali...il caldo dei giorni precedenti ha trasformato completamente la neve cancellando qualsiasi tipo di traccia...brancoliamo fuori dal bosco perdendo qualsiasi tipo di orientamento..Alle 22.30 a 300 metri dal rifugio sbagliamo direzione, vaghiamo per due ore fino ad arrivare a 2500 metri un bel po' sopra il rifugio, stiamo già per decidere di scavare una buca e fare un pernottamento lusso quando alle 12 e 30 troviamo il bivacco...sembriamo tre bambini super felici...
Siamo cotti marci e andiamo a letto fradici di sudore dopo una super stressata alle 1.00.
Sonno profondo.. nooooo....la sveglia ore 3.30....ma sei fuori....sembriamo tre zombi...ma Carlo è super attivo e in un attimo è pronto...di nuovo con gli sci ai piedi partiamo stanchi e veramente poco convinti pensando a quanto era confortevole il tepore sotto le coperte.. Piano piano un'aria pungente ci sveglia e un passo dopo l'altro ci porta sotto il ghiacciaio mentre l'alba è già arrivata...diamo una occhiata rapida...tutto sembra duro...troppo duro...decidiamo la via dx del seracco...veramente poco convinti...il pensiero è già al domani...chi dice domani stò a dormire tutto il giorno e chi domani vado al lago...morale della favola dopo 8 mesi di sci e dopo la bella purga della nottata siamo stanchi di testa e di fisico...abbiamo voglia di caldo...
A questo punto non avrei scommesso un euro sulla riuscita della discesa mai avrei pensato che la nostra volontà ci avrebbe portato fino in cima e così invece è stato...solo testa..Matteo si mette davanti e tira gran parte della traccia....durante la salita avvertiamo che il fondo è duro, o meglio una crosta di due o tre centimetri in cui sprofondiamo fino in cima... una crosta dura verglassata ma nessuno dice nulla...
Siamo sù finalmente...dopo un tempo interminabile, il sole va e viene e siamo esausti..da ovest un gran vento pungente... dopo cinque minuti Matteo dice...basta andiamo...
Io sono molto stanco un po' preoccupato ma appena metto gli sci sono al solito nel tunnel...per l'accasione provo i nuovi navis freebird... mi ripeto non pensare alla stanchezza e stai super concentrato...parto... tasto il terreno..la crosta non cede minimamente per fotuna e le lamine derapano incidendo sul fondo omogeneo che a tratti è vetrato....spegnere il cervello prendere il ritmo e non pensare a nulla...vado, inanello un po' di curve...fondo duro le lamine incidono rallentando la derapata di fine curva...qui è ben oltre i 50° e la mia testa va per un attimo a chi faceva negli anni 70/80 discese ripide cercando questo fondo duro....devo dire che è stata una bellissima esperienza curve continue inanellate e estremo controllo fisico e mentale...Cambia il fondo a lato del seracco, diventa morbido per 2/3 cm e tende a scappare via la neve.. si cambia tecnica e si sta leggeri cercando di grappare il fondo quando senti duro... in un attimo sono a metà discesa e aspetto Matteo e Carlo. Carlo che scende in telemark con un bastone solo perchè l'altro gli è caduto in un crepaccio salendo, invincibile.
Ora è più rilassante e ci godiamo il tepore il panorama e l'utlima parte di ripido...in relax
Abbraccio finale e soddisfazione....la prossima meta birrazza per festeggiare un' altra grande avventura.
Cia da Matteo Carlo e Simone
                                                                                 






















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