domenica 7 gennaio 2018

8 giorni sinceri

Finalmente c' è qualche cosa da raccontare, nel senso che la vita continua con o senza neve, ma il fine di questo "blog" è quello non solo di raccontare storie di neve, di lunghe ore passate sugli sci, in spazi aperti o angusti o nei boschi bianchi e ovattati dalla coltre nevosa.
Finalmente....un dicembre sincero...un inizio gennaio sincero...una fine e un inizio importanti passati con le persone a cui voglio bene, un ritrovare un po' di serenità e un ritrovare anche un po' di se stessi.
A 44 anni trovare stimoli ed energie per andare oltre agli acciacchi e al peso degli anni diventa sempre più difficile, anche perché ad un certo punto si diventa sempre più intransigenti e non si ha paura di chiudere le porte, ormai ci si è abituati a chiuderle e preparati alle chiusure altrui, si è in un certo senso disillusi... perché le persone cambiano ed è giusto sia così...e stare assieme agli altri è sempre più difficile. In un certo senso si diventa più rigidi per difesa.
Ma questo fine 17 e inizio 18 mi ha aiutato molto a ritrovare di nuovo un po' di fanciullezza, di gioia, per scattare qualche foto che trasmette spensieratezza, qualche foto di momenti veri, perché a me piace così, ritrarre un momento e non mi interessa che la foto sia bella o brutta ma per me è importante fermare un attimo che si trasmetta nel tempo...un emozione....l' emozione, che purtroppo con i social si perde...non mi interessa dimostrare nulla...non mi interessa essere migliore di altri ...la cosa che mi piace è trasmettere un emozione che viene dal' anima...La stessa cosa che ho provato ieri scendendo dal mio Paradiso, il Rifugio Bellavista, al tramonto...col fuoco nel cielo... dopo 8 giorni sinceri passati con la mia Compagna di vita e i mie Compagni di sci...dopo aver sorseggiato del buon vino rosso... e guardando il cielo e pensando a queste foto mi sono commosso...perchè sciare in un certo modo è espressione di se stessi, è creatività, è tornare bambini, sembra esagerato e se non lo si prova non si può capire. Costruire la propria vita su questo costa sacrificio, tempo e cerco di mantenere la stessa correttezza e rispetto della natura e della vita anche nella quotidianità anche se spesso non mi riesce.
Vedere la propria incoerenza e i propri errori fa più male che vivere nell' ignoranza...creare la propria strada è faticoso ma alla fine vivere è esporsi e a me piace così, come guardare un tramonto e l' Oberettes sul terrazzo del Bellavista e emozionarsi pensando ai giorni trascorsi con la coscienza che saranno unici e sognando emozioni future. Vivere rincorrendo la vita a caccia dell' inutile vita tra il bianco.








































e qui tra vino e tramonto.....si torna 




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