lunedì 13 maggio 2013

parete nord cima Presanella







Fine maggio,
con Matteo abbiamo la voglia di metterci alla prova su pendenze impegnative con salite alpinistiche, la stagione è già stata super ma abbiamo la consapevolezza che le grandi discese a nord quest'anno sono in condizione, abbiamo due idee in testa e per 20 giorni il tempo non ci permette alcun attacco.
Lo zaino e il materiale è già pronto per la partenza. Mercoledì scorso Matteo mi chiama e mi dice che c'è una finestra di tempo andiamo, andiamo a fare la nord della Presanella. Lì per lì sono convinto ma i dubbi cominciano a scuotere l'equilibrio. Mi conosco prima di una discesa impegnativa sono sempre nervoso, inquieto, sono perfettamente conscio dei rischi. Dal 2009 aspetto questa discesa, un mostro che avevo dentro, l'ho desiderata per tanto tempo ed è come se in questi 5 anni mi fossi preparato pre lei per avere la concentrazione e la determinazione giusta, per sciarla tutta dalla croce in tranquillità.
Il venerdì e il sabato sono stato là con la testa, cercavo di allontanare con la testa il ricordo di quando l'avevo fatta con picche e ramponi con Poldo, in quell'occasione avevo pensato che mai sarei riuscito a sciarla.
Venerdì sento Poldo e Bruno...Poldo non può, Bruno viene, Claudio lavora.
In tre si parte felici, sgaloppata a piedi fino al bivacco dove incontriamo Beppe e Francesco Tremolada con qui divideremo quest'avventura, sia in salita che in discesa.
Nella notte c'è un po' di vento ma alle tre sveglia e alle quattro via, usciamo in una bufera di vento alle otto e trenta. Su alla croce c'è una calma irreale zero vento e caldo. Sono tranquilo.
A un tratto si parte... stretta allo stomaco guardo Matteo negli occhi e ci capiamo... ci siamo stiamo per vivere il nostro sogno.
Bruno spacca la cornice e entra convinto, lo seguo, non sento più nessuno parlare, sono detrminato al 1000 per cento, da me allontano tutti i dubbi che mi avevano assalito lungo l'ultimo muro a 55°, non dico niente non chiedo niente e parto in questo muro vergine, una due tre curve sospese nel vuoto, ci sono, ti sei concessa, sono felice e scio. Cinque anni in tre curve mi lasciano. Mi giro e vedo Matteo dietro di me... poco sotto sulla pendenza massima ci fermiamo ci guardiamo e ridiamo per la felicità. Tutto Ok

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